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mercoledì 18 luglio 2012

"Alla scoperta del Nostro Porto": Darsena di città, lato destro.

Iniziamo la nostra scoperta del Porto partendo dal lato destro della Darsena di città.
L'unico collegamento pedonale che è presente tra il Candiano e il centro storico è il sottopassaggio della stazione, molto colorato per la presenza di abbondanti murales che addobbano festosamente i muri...
Il sottopassaggio.

Proseguendo si sbuca nel piazzale dove c'è la stazione degli Autobus davanti ai due palazzoni che dominano Ravenna...
Una volta qui scorreva il tratto finale del Candiano il quale è stato tombato nel 900...
I due palazzi.

Tra le due palazzine è rimasto uno dei due dei vecchi magazzini settecenteschi ora restaurato e adibito a banca...
Il magazzino settecentesco.

Dietro la piazza si estende la vecchia zona industriale della Darsena con industrie abbandonate e altre funzionanti, quest'area verrà compresa nel progetto di riqualificazione del quartiere.
Un posto simbolo di questa zona è la vecchia raffineria dell'Almagià ora riutilizzata per sala riunioni, congressi ecc...
L'Almagià.

Davanti all'Almagià è esposto un container molto curioso:
Particolare del container.

Inoltre, sempre di fronte all'Almagià è presente una struttura completamente restaurata di buon impatto visivo...
Un'altro settore della raffineria completamente restaurata.

Proseguendo lungo la strada si possono notare alcune fabbriche rinnovate in appartamenti...
Edifici riqualificati.

Lungo il nostro cammino incontriamo anche una lunga serie di murales...
 Murales 1.

Murales 2.

Continuando lungo il percorso l'area si presenta via via in maggior degrado...
Pontile di una fabbrica semi abbandonata.

Poi si arriva al cosiddetto "sigarone" , un ex maxi magazzino del porto. Si è discusso abbastanza per la sua sorte, se demolirlo o renderlo un reperto di archeologia industriale, ma infine sembrerebbe che diventerà un cinema...
Il "sigarone".

Affianco a questo mastodontico magazzino abbandonato, hanno costruito un grande palazzo molto strano...
Il nuovo palazzo moderno.

Squallido però è sapere che, affianco a questa moderna palazzina, è presente un deposito di ghiaia...
Il deposito.

Inoltre, in via d'Alaggio, di fronte al nuovo edificio è presente una gru degli anni sessanta e, almeno dall'apparenza, abbastanza pericolosa...
Una delle due gru presenti in darsena.

Più avanti sembra di trovarsi in una vera e propria città abbandonata, 
Fabbriche con manifesti attaccati sopra i muri ormai rovinati dal tempo, vetri dei depositi rotti, discariche a cielo aperto, il tutto a pochi passi dalle zone abitate. 
Ci tengo a dire che questi luoghi sono molto pericolosi per i bambini del quartiere, perchè potrebbero entrare dentro zone interdette ai cittadini. Inoltre con la possibilità di prendersi il Tetano dovuto dalla quantità di ferro arrugginito che si trova nei dintorni.
Ecco alcuni scatti:
 Particolare di un cartellone strappato.

 Filo spinato.

 Ingresso di una fabbrica totalmente abbandonata.

 Entrata della fabbrica.

 Vi ricordo che tutto questo è vicinissimo alle zone abitate.

 Spennellate di vernice sopra il muro di un deposito.

Vetri rotti di un magazzino.

Proseguendo la faccenda si fa più allarmante, raggiunto il poligono di tiro è presente uno stoccaggio di materiali semi abbandonato dove è possibile entrare senza problemi. 
 Il poligono di tiro.

 Deposito di materiali forse nocivi per la nostra salute.

 Altri materiali abbandonati nel deposito.

 Un'altra foto scattata nel deposito accessibile a chiunque.

Tetto di un magazzino, forse fatto con amianto.

Ma ritornando sulle sponde della Darsena specificamente in via D'Alaggio si ritrova la tranquillità persa in città.

Altro murales in via D'Alaggio.

Personalmente, vorrei che la darsena diventi un quartiere tutto da vivere e da scoprire ma, comunque, non deve perdere la sua importanza dal punto di vista portuale, perchè da qui è partita l'economia della nostra città ed è da qui che Ravenna si migliorerà nel futuro, almeno sperando... 
Via D'Alaggio.

1 commento:

  1. e ora che qualcuno di competenza facesse il proprio dovere per il procedimento di rimozione fabbriche degradate . se non lo fanno i proprietari vanno requisite e bonificate . poi vendute al miglior offerente

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